nel terzo millennio
Si sta vivendo in un'epoca in cui sembra intravedersi una umanità sempre più smarrita e disorientata, travolta da una eccezionale sequenza di fatti mai verificatisi prima per quantità, intensità, vastità, complessità e orrore. È un mondo ormai segnato dagli eventi, giunto allo scontro finale tra i due rimanenti schieramenti culturali: il pluri-etnico-spirituale-divino e il mono-razza-materiale-demoniaco cioè, tra un mondo che vuole essere democraticamente libero e un mondo che, invece, vuole essere dominatore assoluto. Siamo alla lotta finale tra il bene e il male. Le “Intelligence” nazionali e internazionali, compresi gli apparati istituzionali che vi gravitano intorno a vario titolo, agiscono sul prevenire gli effetti materiali, più che agire sulle cause spirituali non riuscendo, così, a focalizzarsi sul vero nocciolo del problema delle tensioni spirituali, limitandosi a scrutare ed investigare solo il comparto materiale di competenza guardando <al dito e non a ciò che lo stesso indica in alto, lontano, nel cielo spirituale>.
Dall’altra parte, vi è un secondo apparato che, per comodità di lettura chiameremo “Deficiency” perchè contrapposto alla “Intelligence”, ma spesso si intreccia con la stessa e con gli apparati circostanti, in commistioni mai benefiche, operando, sempre e comunque, in maniera parallela e deviata rispetto alla “Intelligence”. Paradossalmente, in questa “Deficiency” vi sono apparati esoterici, spiritualmente ed esotericamente preparati alla Teo-Deficiency che, a dispetto delle “Intelligence”, sono ben addestrati dal punto di vista escatologico, veri studiosi della bibbia, dell’apocalisse e dei testi sacri in generale, ma con il limite di una lettura a senso unico. Nella quasi totalità, questi apparati di “Deficiency” sono legati a gruppi esoterici, satanici ed anticristiani, tra le cui fila si annoverano anche alcuni” Giuda”, storicamente di provenienza cristiana, venduti per pochi denari.
L’Intelligence, se non si attiverà nello studio di analisi istituendo apposite Agenzie di Teo-Intelligence, che dovranno essere organizzate con addetti preparati alle sfide del terzo millennio nel campo escatologico, spirituale e divino, sarà destinata, inesorabilmente, a soccombere ancor prima di essere sfidata dalla “Deficiency”, realtà subdola e più organizzata culturalmente, più preparata in tema millenaristico, pronta alla battaglia escatologica demoniaca e satanica, già oggi imperante. Non è neanche sufficiente, né serve a lavarsi le coscienze, il fatto che parte dell’Intelligence venga preparata alla sfida contro le sette esoteriche e sataniche che imperversano quasi indisturbate specialmente nell’ultimo ventennio, proprio perché disconosciute o sottovalutate. A che serve studiare e combattere le singole sette se non vi è la convinzione che queste debbano essere collocate strategicamente e funzionalmente in un unico disegno malefico globale che riconduce alla trama escatologica satanica dei nostri tempi?
Aver sottovalutato il fondamentalismo sfociato in terrorismo estremo e violento, limitando lo studio e l’analisi del problema per comparti separati e non per un unicum, fa comprendere la colpevole miopia investigativa di alcuni apparati di Intelligence, non capendo che la testa pensante del tutto sta in un “Quartier Generale” reale, strategico ed operativo. In Italia, in tal senso, vi è una maggiore consapevolezza degli apparati di Intelligence, favoriti dalla presenza della Santa Sede, la Città del Vaticano, continuamente scossa da scandali di matrice satanica. In Europa e nell’Occidente in generale, questo problema è sottovalutato o peggio, volutamente ignorato dagli apparati d’intelligence e dalle forze dell’ordine.
È come per la mafia siciliana, la ‘ndrangheta calabrese o la camorra napoletana che fuori dai confini italiani si stentano a comprendere la pervasività e la pericolosità da parte delle istituzioni governative che, invece, preferiscono ignorarle o sottovalutarle. Vi è un unico centro malefico mondiale che guida nascostamente il tutto sotto un disegno escatologico, demoniaco e satanico, accentratore e distruttore, verso cui le Intelligence non scrutano a fondo. Satana non ama conquistare il mondo, vuole solo distruggerlo per distruggere l’uomo suo nemico, vero oggetto/soggetto della sua sfida contro Dio. Pochi sanno leggere l’altra faccia della medaglia, quella che vede la contrapposizione dell’universo spirituale al mondo satanico. Il libro dove si attinge la conoscenza spirituale è in primis la Bibbia, con alcune parti specifiche dell’Antico Testamento e dei Vangeli. La scuola cristiana traccia la linea finale, in uno scontro già profetato e particolarmente descritto nel testo della Rivelazione di San Giovanni.
nelle sacre scritture
Lo studio di alcuni passi biblici fa comprendere come l’Intelligence, nel passato, veniva usata istintivamente ed intuitivamente. La vita di Noè è un classico esempio di uomo avvezzo alla Teo Intelligence. Noè era giusto e integro. Il Dio creatore vide che la malvagità del popolo era grande sulla terra. Per fede, Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano, costruì, con pio timore, un’arca a salvezza della sua famiglia e, per questo suo credo, divenne simbolo della nuova generazione del mondo, i Noachiti, erede della giustizia divina, secondo la fede.
<La razza umana, tranne Noè e la sua famiglia, perì nel diluvio, ma Dio, ricordandosi di Noè, mostrò clemenza all'umanità che altrimenti avrebbe fatto un'unica fine. L'arca approdò sulla montagna… Egli fece uscire un corvo dall'arca, affinché, in volo, potesse alimentarsi con le carcasse che galleggiavano. Noè inviò, quindi, una colomba ed essa non portò buone notizie la prima volta, ma la seconda volta portò una foglia di olivo nel suo becco in modo da mostrare che gli alberi da frutto cominciavano ad emergere dall'acqua. Noè inviò la colomba la seconda volta, sette giorni dopo la prima e una terza volta avvenne ancora dopo sette giorni.> (Genesi,8:1-3-4-12)
Noè, al giorno d’oggi, potremmo definirlo per sensibilità umana ed ecologica, “uno 007 non deviato, saggio e galantuomo” a salvaguardia amorevole di quel genere umano, animale e vegetale, che egli ebbe la sensibilità, la fede e l’arguzia di preservare nell’arca. Ma ciò che emerge è soprattutto un maestro di Intelligence, un esperto in tecniche di soccorso, un comandante in capo di una truppa unica nella storia della prevenzione e delle tecniche di ingaggio.
Un analista multirazziale con spiccate capacità di investigazione ed esplorazione, senza danni collaterali per le sue truppe, in grado di portare in salvo la sua arca e quanto in essa contenuto sia in termini di logistica che di vite umane e animali. Noè può, con fierezza e senso della fede, congiungere le mani, inchinare il capo e pronunciare la fatidica frase: Missione compiuta, mio Signore! Atto lodevole tanto da ricevere in dote dal Signore, dopo il diluvio, il “Codice Divino” composto da sette leggi, che ispireranno il culto sacerdotale ebraico mosaico-talmudico e l’ideologia del Noachismo laico. Fondamento questo per una nuova legge universale divina che chiude l’era adamitica per divenire il nuovo codice, per un Nuovo Ordine Globale, assicurando che Noè, la sua famiglia e tutti i suoi discendenti non commettano gli errori compiuti dalla generazione precedente e per prevenire che il mondo non ricada nel caos più assoluto.
Quelli che sottoscrivono l'osservanza di queste leggi e le loro organizzazioni di supporto sono definiti Bene Noach (B'nei Noah) Figli di Noè o Noachiti laici. Tecnicamente il termine Bene Noach si applica a tutti i discendenti non-ebrei di Noè. Oggigiorno, tuttavia, è usato pure per indicare specificamente i non-ebrei che osservano le leggi Noachite.
I primi esempi di tecniche di esplorazione e indagine sull’analisi di intelligence, li troviamo descritti proprio nella Bibbia dove si parla della prima Marachella combinata ad arte dagli esploratori-spia che, in ebraico, si dice Meraghèl.
Nel Libro dei Numeri, si racconta che <Mosè ubbidì all’ordine del Signore e dal deserto di Paràn, inviò come spie uomini scelti fra i capi degli Israeliti…> mandando dodici esploratori, uno per ogni stirpe di Israele, a perlustrare la terra di Canaan e a riferire. Al rientro gli stessi sconsigliarono di andarci, rendendo pubblico il risultato della loro indagine, pertanto, classificandosi come esploratori e non come spie.
Ma la cosa che più sorprende è il fatto che gli esploratori raccontarono una versione non vera, frutto della loro immaginazione, veri manipolatori dell’informazione, seminando il panico tra gli accampamenti. Dissero che la terra era abitata da giganti altissimi e loro, al confronto, erano cavallette. Pur non avendo di certo incontrato e né parlato con i giganti, fornirono una rappresentazione falsata. Potremmo di certo, classificarli tra gli informatori inaffidabili.
Giosuè, sempre nel capitolo 2° del Libro dei Numeri, manderà delle vere spie dentro Gerico per scoprire i punti deboli della città da conquistare e, questa, può essere classificarla come la prima operazione militare svolta nell’area e nel tempo della Terra promessa. Ma sulla scena biblica resta soprattutto Giobbe, icona dell’uomo giusto che cerca verità in ogni tempo. Grida a Dio chiamandolo suo Custode. Anche nei Vangeli ci sono segreti da trovare e un kerigma da narrare. Giuda l’Iscariota è stato uno ‘spione’, o forse uno zelota che pensava al Messia come liberatore politico. Giuda è un traditore caduto al soldo del controspionaggio dei Romani. Infatti, passa dall’altra parte consegnando il suo capo. Sotto l’occupazione militare romana ogni raggruppamento religioso ebraico era sospettato di tramare contro l’autorità: molte rivolte avvenivano e molte spie aiutavano i Romani nell’opera di repressione. Giuda è una spia e al processo che si svolgerà subito dopo, non occorrerà la sua testimonianza.
Nel medioevo, i Cavalieri Templari, sono un altro esempio di eccellenza nelle tecniche della Teo Intelligence, veri precursori. Loro, manipolavano abilmente la condizione di dissonanza cognitiva, scindendo volontariamente la duplice natura di "monaci e guerrieri". In caso di cattura si “sdoppiavano” facendo prevalere lo status interiore di guerrieri e, per non dissacrare la loro fede, si allenavano a fortificare il corpo e lo spirito, anche fingendo di convertirsi. Nel cristiano, teologicamente, conta l’intenzione e non il gesto e, il Templare, durante la prova della tortura, non era contro Cristo nel mentre bestemmiava o sputava sulla Croce davanti ai suoi torturatori islamici, dimostrando capacità di resistere alla tortura psicologica e fisica da parte dei temibili e spietati nemici per aver salva la vita, il bene prezioso più caro al cristiano. Così facendo superava la prova ai loro occhi ottenendo clemenza, primo passo per poi puntare alla conquista della loro fiducia, condizione strategica da sfruttare per una azione di controspionaggio, quale agente ormai infiltrato nel campo nemico, a favore della causa templare.
della Teo Intelligence
La Teo Intelligence è materia di analisi specialistica per una ristretta cerchia di addetti che, scrutando nella “Intelligence della Fede”, scompongono un ampio problema escatologico, in un numero di problemi di dimensioni e portata più contenuti, con un attento esame di elementi di informazione interconnessi, delineando i rapporti correnti tra i singoli eventi. Una “Entità” materiale e spirituale che analizza gli eventi con il distacco dello spirito laico, ma con l’onnipresenza escatologica della fede. La Teo Intelligence è entrata per la prima volta come materia di studio universitario nell’anno accademico 2015/2016, tramite la tesi “Teo Intelligence Analysis nell’era della Cyber Teologia” discussa al Master di II livello in Intelligence, diretto dal prof. Mario Caligiuri, presso l’Università della Calabria, conferendo il massimo dei voti e la pubblicazione della tesi. Un Master avviato nel lontano 2007, su sollecitazione del Presidente Emerito della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga, istituendo, anche, il primo corso in Italia di laurea magistrale in “Intelligence e Analisi del rischio”. Degna di attenzione è la creazione del “Laboratorio sull’intelligence” con un “Osservatorio sul fondamentalismo e sul terrorismo di matrice jihadista”. Di recente ne medesimo ateneo, è stata costituita anche la SOCINT-Società Italiana di Intelligence. Tutte iniziative di grande rilevanza scientifica e formativa.
Lo studio della Teo Intelligence si basa sull’assunto cristiano e più in generale monoteista, che vi sarà un periodo definito biblicamente “Fine dei Tempi” dove, nei testi sacri, si preannuncia una informazione di primaria importanza investigativa, relativa ad un alto rischio collettivo che, se attuato, metterebbe a repentaglio l’intera sicurezza nazionale e internazionale. Durante il periodo della “Fine dei Tempi” è annunciato uno specifico genocidio e sterminio di vaste aree di popolazioni, con particolare recrudescenza verso il popolo cristiano, con riflessi su scenari apocalittici che vanno a incidere sulle strutture strategiche di interesse nazionale riguardanti la sicurezza civile, militare, economica e sociale.
La Teo Intelligence, alla luce dei recenti fenomeni terroristici, è una materia di interesse e studio nelle Università, in sinergia con le Agenzie di Intelligence, in un confronto multiculturale per una risposta più completa alle sfide globali. Si avverte la necessità di una alleanza forte tra apparati di sicurezza e i centri di studio strategici delle Università, luoghi deputati a tracciare le direttrici di una nuova intelligence, scevra dagli schemi mentali consolidati che ne condizionano l’analisi, per divenire più libera, con una più fine e raffinata capacità investigativa, in una sintesi di analisi capace di discernere l’imponente mole di informazioni che, poi, inesorabilmente, deviano e condizionano la mente del decisore politico. Prevenire per provvedere alla sicurezza con la Teo Intelligence, rappresenta un’arma nuova e indispensabile in una ottica utile ad affrontare la sfida del XXI secolo che si orienta su una più sottile e raffinata conoscenza e capacità di sintesi previsionale degli eventi, studiando le pulsioni dell’uomo nella sua interezza ed unicità tra corpo, anima e spirito.
La Teo Intelligence con la cyber teologia entra in maniera dirompente nel cuore dell'analisi di un imminente prossimo futuro, la cui agenda è legata allo sviluppo della >, come ben descritto da Mario Caligiuri in un articolo apparso sulla rivista “Gnosis”, nel quale, fa ancora notare che <la nostra macchina biologica, fondata sulle reti neurali con il loro sistema connesso di 100 miliardi di neuroni e miliardi di sinapsi, è semplicemente non riproducibile>. Il concetto di rete neurale è, in pratica, un complesso software di un modello matematico per simulare le reti neuronali biologiche del cervello umano in cui, ogni neurone è collegato con una decina di migliaia di altri neuroni tramite delle sinapsi che consentono la gestione del movimento corporale e del ragionamento.
I Big Data e l’Intelligenza Artificiale, già in mano alle multinazionali e ai vari potentati economici, renderanno ancora più oscura la rete del “Dark Web” e del “Deep Web”, inaccessibile alla moltitudine dei navigatori di Internet. A questi l’accesso è, invece, facilitato alla sola parte del web di superficie, contenente e-commerce, social, blogs, website e youtube. Proprio per la vastità delle attività operative, indistinguibili nello scenario geo-economico, sempre meno controllate per la lentezza dei decisori pubblici nell’affrontare l’argomento, attualmente, prevalgono le forze del mercato privato rispetto alle scarse forze pubbliche.
Una mole di dati, spesso preparata con la tecnica euristica del neuromarketing con l’effetto Priming che è un effetto psicologico per cui l’esposizione a uno stimolo influenza la risposta a stimoli successivi, un sistema mnemonico involontario che incide sulla frequenza dello stimolo, sostenuta ad arte con Fake news, che spiazzano gli analisti perché la menzogna diventa spesso indistinguibile dalla verità. Lo sforzo non è più quello di cercare la notizia, come faceva un tempo l’Agente di Intelligence, ma di depurare l’enorme mole di informazioni quotidiana, in cerca delle poche e vere notizie che, da un corretto e allenato discernimento, diventino la vera fonte di informazione e di analisi.
L'Intelligenza Artificiale è in mano a un migliaio di esperti che sono la nuova élite di tecnici programmatori e di esperti di big data. Questi decidono in maniera oligarchica sul resto dell'umanità.
La vera sfida dell'Analista di Teo Intelligence è influenzare chi è influente al fine di evangelizzarli per far comprendere loro la vastità dello scibile umano, tra cielo e terra, e non solo tra economia e logica del profitto selettivo imperniato su un nuovo umanesimo che pone l'uomo al centro del mondo, anziché ripercorrere la visione secolare di un uomo ad immagine e somiglianza di Dio. La soluzione è la “Teo Intelligence democratica e partecipativa" senza delegare il tutto ai laici teorici della Intelligenza artificiale i quali, mirano a formulare le linee guida senza dire quali sono e quali saranno i criteri adottati per i codici e gli algoritmi scelti. È solo con la compartecipazione popolare che si potrà garantire la trasparenza etica e sociale sull'uso degli algoritmi che regolano le scelte della nostra vita, decidendo democraticamente se sono validi e percorribili oppure scegliere di non fidarsi. Insomma, una Intelligenza Artificiale aperta all'Agente critico, provocatore e stimolatore, che sia una fonte democratica e che offra più soluzioni in base al credo e alla propria storia culturale e alle tradizioni di ogni singolo popolo. Il rischio è l'uniformarsi escludendo i più deboli tramite un algoritmo che semplicemente li ignora e li emargina sempre più per costruire una nuova umanità di "felici" uniformati.
Un tempo era centrale la figura dell’Agente provocatore che si inseriva nelle manifestazioni, riunioni, incontri politici, sindacali e culturali aveva lo scopo di mestare nel torbido per “saggiare” l’attitudine del cittadino a delinquere, usando una posizione borderline di istigazione per prevenire e verificare il contrasto all’illecito, spesso confliggendo con la legge sotto il profilo sostanziale, rituale e generale. Nell’era del cyberspazio, l’azione dell’agente provocatore o agente infiltrato, si gioca anche tra i social e, con il termine di “troll”, si indica un soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso e/o del tutto errati, con il solo obiettivo di disturbare o di stimolare la comunicazione e fomentare gli animi inserendosi “trolleggiando”, nelle discussioni provocatoriamente o stimolandone il dibattito e il confronto.
Vi sono alcuni individui che trollano per fatto caratteriale; spesso sono tipi umorali e con atteggiamenti ipercritici verso gli interlocutori, vere vittime da manipolare da parte degli agenti provocatori, favoriti dalla copertura istituzionale rispetto al malcapitato internauta, dando corda alla sua emotività alfine di strumentalizzarlo a propri fini. Il cross posting, ovvero messaggiare in più sezioni diverse, è un altro sistema per infastidire più gruppi contemporaneamente. La figura del troll spesso coincide con quella del fake, ovvero colui che si finge qualcun altro. Il troll usa tecniche caratteriali che spaziano dall’eccentrico al martire, dal logorroico al rancoroso, dal tipo che si piange addosso fino al cospirazionismo da proiettare colpevolmente al prossimo.
In questo contesto del troll si inserisce anche la guerra in atto contro la pedofilia dilagante sul web e nel dark web. In particolare, si stanno scoprendo reti di pedo-satanisti che hanno scambiato immagini e filmati di minori, in un commercio mondiale che include la tratta di bambini nel giro losco della pedofilia, della vendita di organi e dei riti satanici. In queste inchieste figurano anche religiosi appartenenti a varie chiese cristiane di cui il Papa ne porta simbolicamente la sofferenza e le ferite chiedendo la misericordia per chi ha sbagliato.
Desta particolare preoccupazione alle Agenzie d’Intelligence anche l’uso di software maliziosi e malintenzionati, meglio conosciuti come Malware, nei quali, l’attivismo informatico di Russia, Cina, Iran e Corea del Nord da una parte e di Stati Uniti e Gran Bretagna dall’altra, rappresenta, attualmente, la maggiore minaccia cyber per la sicurezza interna dei sistemi informatici. È una partita che si gioca nella metà campo di una feroce battaglia geopolitica ed economica per puntare alla sottrazione del reciproco software di know-how pregiato oppure alla cancellazione di dati importanti o al blocco di infrastrutture critiche e all’interruzione di servizi essenziali in settori nevralgici, senza contare i pericoli posti da attori non statali dediti al cyber crime, all’hackerismo, alla propaganda e al terrorismo nelle loro declinazioni digitali.
e La Sindrome dell’Apocalisse
La Sindrome dell’Apocalisse pervade il tema della Fine dei Tempi che non indica la fine del mondo, bensì, significa i Tempi della Fine, allorché Satana e i suoi seguaci, che determineranno un’indicibile miseria nel mondo, saranno scacciati dalla Terra per mille anni. Premesso che la peggiore Apocalisse è quella che incombe su ogni essere umano all’inevitabile sopraggiungere della morte, la fine è, altresì, una realtà ricorrente nella storia del genere umano, per il quale negli ultimi due millenni, in riferimento ai vangeli ed in particolare quello di Giovanni, (ap.20) viene profetizzato il tempo di 1000 anni. L’immaginario collettivo e la credulità popolare, in una psicosi di fede emotiva e irrazionale, hanno fatto sì che, nella storia, si verificassero cicli di errata interpretazione sul Tempo della Fine dei Tempi. Il “mille non più mille” a lungo vaticinato , ha fatto presagire nell’anno 1000 e poi nell’anno 2000 il periodo della fine dei tempi e, per quest’ultimo, nell’era del cyberspazio, si è assistito ad un ingorgo di fake news immesse ad arte, con l’intento di creare caos per favorire agitazioni sociali, sovvertimenti politici, economici e speculativi, forieri di una Apocalisse esistenziale dagli esiti sorprendenti.
L’analista della Teo Intelligence, non è colui che deve azzeccare la “data apocalittica”, ma è colui che deve analizzare se quanto vaticinato viene manipolato e speculato per fini illeciti, per il controllo delle masse credulone e/o se speculatori senza scrupoli usino tale credulità per propri fini, per fomentare il terrorismo estremista religioso e fanatico, per scopi politici, economici, militari e quant’altro utile a destabilizzare e/o provocare disordini tali da far scattare l’allarme per la sicurezza regionale, nazionale, internazionale e globale. Le cospirazioni prendono sempre spunto da fenomeni sociali, religiosi e politici, alimentati da crisi economiche spesso per fini lobbistici ed elitari. Fenomeni sottaciuti o sottovalutati, comunque poco approfonditi dall’analista di intelligence che li tratta in un unicum generico, mentre vanno analizzati come materia esclusiva della Teo Intelligence, unendo l’analisi teorica e l’analisi tecnica allo studio escatologico e spirituale.
La tecnica di analisi della Teo Intelligence si basa sullo studio della “Terra di Mezzo”, linea ideale e materiale, compresa tra l’Est e l’Ovest, tra il Nord e il Sud, tra il cielo e la terra, tra il bene e il male, tra il corpo e lo spirito, tra l’essere e il non essere, tra il lecito e l’illecito, tra il simbolismo occulto esoterico della élite multinazionale e dei riti esoterici di iniziazione alla mafia multinazionale. Il tutto studiato come fenomeno di base per una analisi, atta a garantire la sicurezza nazionale, prevedendo le ripercussioni e le manipolazioni dell’élite del tempo.
Un esempio in tal senso lo troviamo nell’antico Egitto laddove si esercitava, per mezzo della casta sacerdotale presso la corte dei Faraoni, il simbolismo occulto con geroglifici e riti magici, controllando e assoggettando l’incolta e sottomessa popolazione. Per gli antichi egizi, la costellazione di Orione rappresentava lo schema storico e astrale di una raffigurazione divina del Dio Horus, formata da due aree a forma triangolare, separate dalla cintura di Orione.
La Teo Intelligence di allora si basava sull’analisi effettuata dalla casta sacerdotale alla corte del Faraone, credendo che l’influsso astrologico delle due aree triangolari della costellazione di Orione si riverberasse sulla terra. La loro attenzione si focalizzava sulla “Cintura di Orione”, luogo di mezzo ove tutto si trasformerebbe e si riverberebbe tra cause ed effetti. Gli antichi egizi sapevano e intuivano il valore simbolico di tale costellazione, ma, allo stesso tempo, la caricavano di credenze popolari, manipolando le masse con influenze astrali che riproducevano sul piano terrestre, tramite la costruzione di piramidi e monumenti, i cui riflessi misterici si riflettevano a livello umano.
La cintura di Orione era, per gli egizi, la fascia di osservazione posta tra le due punte dei triangoli, luogo di mezzo e di contatto per la trasformazione delle cause astrali in effetti terrestri. La costellazione di Orione veniva rappresentata simbolicamente come una clessidra a doppia piramide in cui la cima del triangolo materiale si interseca e si unisce alla cima del triangolo divino, luogo di due mondi dove affluiscono le “cause” per poi riflettersi e scomporsi in “effetti” che si riverberano sul mondo materiale in maniera negativa se la causa è negativa e in maniera positiva se la causa è di natura positiva. Ermete Trismegisto, figura leggendaria, associata al dio egizio Tot, insegna che “come in alto così in basso…” racchiudendo il tutto in sette leggi universali: <la legge dello spirito; la legge di causa ed effetto; la legge della corrispondenza; la legge della risonanza; la legge dell’armonia; la legge del ritmo; la legge della polarità.>
in questo contesto temporale
L’intelligence svolge un ruolo fondamentale servendosi di professionalità provenienti da ambienti diversi, che agiscono secondo peculiari procedure volte a salvaguardare la riservatezza degli operatori e delle loro attività, sviluppando un ciclo di azioni articolate su tre fasi: acquisizione della notizia, gestione dell’informazione e comunicazione all’autorità di governo. Tutte le istituzioni di intelligence nazionali e mondiali stilano continui rapporti e dossier, descrivendo scenari attuali e futuri molto terrificanti, basati su previsioni economiche, geopolitiche e geostrategiche allarmanti.
Di recente le agenzie sono maggiormente concentrate nello studio e analisi di quelle aree interessate da conflitti etnici, attraversate da tensioni estreme generate dal terrorismo ideologico, dal fanatismo religioso e dalle mafie ritualistiche. Studi ed analisi, purtroppo, limitati alla sola lettura terrena e non ad una più completa e complessa lettura spirituale ed escatologica sottovalutando che, in questi tempi, tutto scaturisce da cause spirituali a fin di bene, che per legge fisico-quantistica provocano in terra effetti con conseguenze materiali ma, che, se manipolati da esseri malvagi ed ambiziosi, veri analisti di intelligence al negativo, si trasformeranno in conseguenze fisiche devastanti per la natura e per l’intera umanità.
Oggi, in questo particolare contesto storico ed escatologico, la lettura va fatta ad un livello di finitezza tale che nulla deve essere lasciato d’intentato sul piano indiziario e investigativo. Non bisogna limitarsi a valutare i problemi esclusivamente su un piano di alta tecnologia e di studi strategici, ma approfondendo e confrontando le sacre scritture e quanto vaticinato e profetato in materia nel passato e di recente, si potrà ottenere un risultato completo e soddisfacente.
Problemi spesso manipolati ad arte da specifiche lobby che stanno tentando di fare “scacco matto” a livello globale, per il dominio e il controllo del mondo intero, con modi, mezzi e metodi satanici. Gente senza scrupoli guidata non da angeli custodi, bensì da demoni custodi, che li istruiscono passo dopo passo, conferendogli l’illusione del potere, richiedendo in contraccambio la svendita della loro anima.
Tale scenario rappresenta le basi di un conflitto latente che si espande e si identifica sempre più nei confini delle vicende descritte nella parte della fine dei tempi delle sacre scritture. E’ una Matrix che si anima anche sul terreno mediatico, cinematografico e olografico, manipolando le menti umane al fine di ingenerare in loro, la convinzione di trovarsi nello scenario da “fine dei tempi”, per creare le basi dell’epilogo della venuta del Messia-Uomo, tanto atteso e sperato da una élite potente e lobbistica che si posiziona al vertice dell’ipotetica piramide del potere mondiale. La partita è tra il cielo e la terra, intesa tra chi crede e chi non crede al ritorno o venuta del Messia. Anzi, il progetto è più sottile e mira a non far avverare il ritorno in spirito del Messia Cristo Gesù Figlio di Dio, descritto nei Vangeli, bensì di far avverare la venuta del Messia-Uomo, descritto nell’antico testamento.
A questo punto la domanda da porsi è: ma la battaglia in atto è una corsa tra le parti per far apparire il Cristo o l’Anticristo? La risposta, paradossalmente, sta in tutte e due le ipotesi ma, con attese, modalità e tempi diversi, secondo i seguenti tre scenari:
1) Siamo alla fine dei tempi biblicamente descritti?
2) Non siamo alla fine dei tempi biblicamente descritti?
3) Siamo in una artificiosa e pilotata fine dei tempi biblicamente descritti?
Scenario 1 - Siamo alla fine dei tempi biblicamente descritti?
In questa ipotesi non v’è molto da rappresentare perché lo scenario è ampiamente descritto nell’Antico e Nuovo Testamento, in particolare nel Vangelo di Giovanni: il libro della rivelazione. In linea concordante sarebbero anche le apparizioni mariane e tutte le profezie degli ultimi decenni a partire da Fatima, Lourdes, La Salette, Anguera, Garabandal, Medjugorje, Colle del Buon Pastore, ecc., profeti, come annunciato nei libri sacri, dotati del giusto discernimento, al contrario dei falsi profeti.
In questo tipo di scenario, all’uomo comune, rimane ben poco da fare se non vivere questo tempo correttamente e secondo gli insegnamenti di amore e rispetto verso il prossimo, seguendo con rettitudine i comandamenti divini. Per il resto, egli sarà spettatore di quegli eventi annunciati per la salvezza dell’umanità, dove fino all’ultimo potrà ancora esercitare il suo libero arbitrio decidendo se schierarsi ancora con l’odio e il male o riterrà di dover chiedere perdono contrito per essere inclusi tra quelli che vivranno immersi nell’amore e nel bene divino. In questa prima ipotesi di scenario biblico, alle istituzioni, governi, protezioni civili, forze di polizia, intelligence, ecc., non rimarrà altro che arginare i danni apocalittici, limitandone gli effetti con i mezzi e le strategie appropriate e, comunque, facendo in modo di non lasciare nulla di intentato per il soccorso alle popolazioni. Ciò pur nella consapevolezza che il tutto sarà di natura superiore e spirituale e che, per contrastarlo, non si dispone di strumenti umani idonei, se non quelli suggeriti nei testi sacri: la preghiera e la conversione a Dio e l’accettazione del ritorno in Spirito di Cristo Figlio di Dio, comunque vittorioso contro il male di Satana e dell’Anticristo.
Scenario 2 - Non siamo alla fine dei tempi biblicamente descritti?
In questa seconda ipotesi, si dovrà prendere atto che l’umanità appare manipolata tramite la comunicazione di media specializzati, con una cinematografia prodotta ad arte nel mirare al controllo delle masse con metodi e mezzi che nulla hanno a che vedere con la democrazia, nel mentre, lo scopo vero sarà lo sfruttamento commerciale della credulità popolare, la corruzione e il subdolo controllo delle masse a proprio tornaconto. In questo scenario rimarrà da analizzare se il tutto è lecito, nel limite del lecito o totalmente illecito, valutando se le situazioni conseguenti siano di allarme pubblico e se potranno arrecare pregiudizio alla sicurezza nazionale, anzi, rappresenteranno di certo un “Rischio Globale” proprio per la caratteristica di potenziale sistemicità, potendo causare la rottura di un intero sistema, sul piano sociale, geopolitico, economico, tecnologico e religioso. Pertanto, tutti questi eventi andrebbero necessariamente tenuti sotto controllo e appositamente contrastati dagli organi preposti.
Scenario 3 - Siamo in una artificiosa e coscientemente pilotata fine dei tempi biblicamente descritti?
In questa terza ipotesi, che sarebbe la peggiore, si nascondono varie strategie di cui una è certa: non essendo nella fine dei tempi biblicamente descritti, c’è chi giocherà una partita planetaria, su vasta scala, per un inganno globale, consistente nel far credere alle popolazioni, e in particolare alla probabile credulona comunità cristiana, che i segni e gli avvenimenti apocalittici, come descritti nei testi biblici, nei Vangeli e in Apocalisse di Giovanni, starebbero per avverarsi uno dopo l’altro. In questa ipotesi, tutti questi avvenimenti verranno pilotati e provocati ad arte con mezzi mediatici per preparare la massa credulona all’accettazione passiva degli eventi, venendo gli stessi presentati e propagandati ad arte, come fossero gli effetti divini annunciati biblicamente, non essendoci nulla che si possa fare se non quello di sottomettersi e accettarli passivamente.